Concorso Notarile 2011: il buongiorno si vede dal mattino … finalmente!

Concorso Notarile 2011: il buongiorno si vede dal mattino … finalmente!

Vorrei esprimere qualche pensiero sulle tracce dell”ultimo concorso, assegnate nei giorni 23, 24 e 25 febbraio 2011.

Man mano che riesco a buttar giù qualcosa, la scriverò qui.

Per carità, non intendo spaventare né influenzare nessuno, condizionare giudizi o generare facili entusiasmi o disperazioni.

Il blog è un’espressione di pensieri, ed io esprimo i miei e li metto al servizio di chiunque abbia interesse ad essi. Ormai il concorso fa parte del mio lavoro, della mia vita, di un vissuto esperienziale che per me ha contato tanto, ed io vi “partecipo” sempre con grande trasporto.

Spero nessuno prenda questa come una posizione “paternalistica”, ma io mi sento sempre come fossi dall’altra parte, e sento ora di condividere queste riflessioni.

Del resto, a scuola a Napoli a fine mese (30 e 31) affronteremo proprio questa traccia, ed inoltre ho già parlato delle soluzioni con tantissimi di persona, su altri siti, anche via facebook.

Lì qualcuno ha annunciato che non sarà presente perché non è pronto mentalmente a sentire le soluzioni. Anche qui, dunque, chi non vuole può sempre non leggere, no? E poi: “le soluzioni” sono solo quelle che adotterà la commissione, tutte le altre sono soltanto rispettabilissime opinioni.

In primo luogo, esprimo tutto il mio compiacimento per questa e per le altre due tracce assegnate al concorso 2011. Mi sembrano lineari, ben scritte, e soprattutto notarili.

Ho sempre pensato, e non mi stancherò di ripeterlo, che la traccia sicuramente selettiva non è quella che contiene problemi “eccezionali” quanto alla loro pratica verificabilità o teorica verosimiglianza, ma quella che pone l’esaminando in condizioni di dimostrare le sue competenze, sotto il profilo pratico e teorico, e di far capire  se è maturo per intraprendere la professione.Un po’ come accadeva al liceo: la versione che sembrava “accessibile” in sede di compito in classe conduceva, al momento della restituzione degli elaborati corretti (che bello, lì occorreva  un mesetto al massimo), ad una vera e propria “strage”: molti 3 o 4, qualche 5 o 6, due o tre 7, un 9, votazioni che per lo più riproducevano fedelmente i valori dei candidati nella disciplina oggetto di prova.

Perchè accade? Secondo me perchè la traccia “piana” consente a chi ha maggiore spessore di fare la differenza.

La traccia astrusa, purtroppo, mette tutti sullo stesso piano, alterando il pur necessario equilibrio tra alea tipica di qualsiasi prova d’esame e preparazione. Il livello si abbassa, e quindi relativizzandosi le valutazioni di chi legge, è più facile, tornando a numeri liceali, che ci siano 20 persone da 6 … chi passa a quel punto?

Pensiamoci: è così importante, sotto il profilo della preparazione, conoscere a memoria, o per la fortuna di averlo già visto, qualche subarticolo di  pacchetti di norme tecniche?

Nella vita professionale , si dirà, il notaio è responsabile per l’invalidità, da qualsiasi causa dipenda. Ciò è vero, ma proprio per questo il notaio è anche il centro di una sinergia professionale talvolta di grandissimo equilibro: esistono i tecnici e gli altri professionisti per aiutare nella stipula di atti che coinvolgano aspetti non di competenza del notaio , con competenze loro e non del notaio. La storia dei procedimenti disciplinari e le elaborazioni giurisprudenziali non parlano di notai non condannati perchè alcune verifiche (si pensi all’edilizia) non sono, nella sostanza, di loro stretta competenza, e quindi la verifica non può superare i confini di ciò che sia percepibile ictu oculi e dalla documentazione prodotta?

Se è così, un ponte sul baratro del drammatico scollamento tra la vita reale ed il concorso è da sostenere e rinforzare.

Il notaio, professionista di altissima qualifica, delegato a ricevere volontà private per delega dello Stato, dando ad esse la certezza della forma giuridica,  è un abile compositore della volontà espressa, in posizione terza ed indipendente: non è auspicabile che il candidato dimostri di saper fare questo? Non è per questo che si è voluta eliminare la preselezione informatica? Ebbene, i difetti non vanno cacciati dalla porta per farli rientrare dalla finestra, per cui mi sento felicissimo di queste tracce.

Qualcuno potrebbe dirmi che io insegno in una scuola che ha per “marchio di fabbrica” l’assegnazione di tracce dense di problemi anche (se si vuole) “esotici” rispetto alla professione notarile. Ciò è sicuramente vero, per buona parte. E’ anche vero, però, che le tracce di una scuola notarile non hanno, né potrebbero avere, la funzione di selezionare i migliori e dividerli da pretesi “peggiori”, trasformando alcuni in notai ed altri in praticanti in perenne attesa; le scuole hanno il compito ed il dovere di formare, e a me pare una buona tecnica esercitativa sottoporre tracce  complesse, per abituare il candidato a risolvere, nelle 8 ore a disposizione, un numero di problemi maggiore di quelli che sono normalmente sottoposti al concorso. Il risultato deve essere che chi si allena con tracce  del genere avrà maggiore padronanza delle stesse 8 ore, con un numero di problemi inferiore. Ma parliamo di un allenamento, non del vero concorso!

Ciò premesso, sono felice di inaugurare il blog con l’augurio a tutti voi di buon lavoro, e soprattutto con l’augurio che “vincano i migliori”, e mi azzardo ad esprimere qualche pensiero sulle tracce, partendo da quella di diritto commerciale.

Un abbraccio ideale

Carlo